Confederazione �Europea� delle� Associazioni� di �Allevatori, Commercianti e
Detentori �di� Animali
European Confederation of Associations of Animals Farmers, Traders and Holders
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Per la tutela dei Diritti e per una reciproca migliore
Convivenza
�Parmalat abbatte il prezzo del latte, agricoltori in rivolta...
�06-04-2010�
(CorriereDellaSera)Rischio crac per molti allevatori casertani, rescisso il contratto con dieci allevatori, nuovo scenario di crisi
CASERTA � Scongiurato il taglio di quaranta aziende casertane per la fortunitura di latte alla Parmalat, alla fine l�azienda ha rescisso il rapporto soltanto con dieci produttori locali, per le aziende agricole che operano per la holding internazionale si apre adesso un nuovo fronte di crisi. Perch� Parmalat, adesso, punta ad una sensibile riduzione del prezzo d�acquisto del latte dai fornitori. La notizia, confermata dalla Coldiretti provinciale, rischia di arrecare danni alle imprese di settore di Terra di Lavoro. Infatti Parmalat intende portare il cosiddetto prezzo d�acquisto alla stalla dagli attuali 42 a 38 centesimi al litro.
In difficolt� numerose aziende agricole del Casertano Considerando che il costo che un agricoltore deve sostenere per produrre un litro di latte � pari a circa 35 centesimi (di cui oltre 18 sono rappresentati da costi di nutrizione degli animali) appare chiaro che l�utile � limitato. Questo taglio comporterebbe non solo un problema di sopravvivenza economica per le aziende agricole che oggi forniscono il latte all�azienda internazionale, ma bloccherebbe soprattutto la possibilit� di nuovi investimenti. Non solo per i macchinari, ma anche per il costo di ricambio degli animali stessi.
Un dramma, insomma, per un comparto che oramai da anni sta vivendo una crisi. Un dossier predisposto dagli allevatori ha evidenziato le ragioni delle difficolt� finanziarie delle imprese agricole. Infatti i produttori sono costretti a ritardare i pagamenti, per gli acquisti, anche di 120 giorni. L�esposizione bancaria media per ogni azienda � di 30 giorni con un saldo negativo contabile mensile di circa quattromila euro. Numeri preoccupanti, insomma. Ai quali, adesso, si aggiunge la richiesta di Parmalat di ridurre ulteriormente il costo di acquisto del latte con un decremento di quattro centesimi al litro. Ogni giorno arrivano presso lo stabilimento di Piana di Monte Verna circa 1.150 quintali di latte. Sul prezzo d�acquisto, fra Parlamat e produttori, gi� diversi mesi fa ci fu un duro scontro durante il quale gli agricoltori della zona non esitarono a bloccare con i propri trattori l�ingresso dello stabilimento. Protesta che potrebbe ripresentarsi nei prossimi giorni qualora l�azienda dovesse confermare il taglio economico.
Il colosso parmigiano da tempo punta alla riduzione del prezzo per l�acquisto della materia prima, ritenendolo fra i pi� alti d�Europa. Un prezzo che secondo i produttori riesce appena a coprire le spese. Per gli allevatori, alla base del taglio economico potrebbe anche esserci il tentativo di sostituire il prodotto locale con quello in arrivo dai paesi dell�est. Ed � su questo punto che le associazioni di categoria sono pronte ad avviare un contenzioso con la Parmalat. Perch� il latte provenienti da altri paesi non � ritenuto ad alta qualit� e, soprattutto, la ricaduta negativa sulle imprese agricole locali rischierebbe di far saltare la stabilit� di centinaia di piccole e medie aziende.
Gioancarlo Izzo
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